Migliorare l’esperienza delle persone in azienda. Employee Experience Design
24 Marzo 2024HR Gamification: Rivoluzionare le Risorse Umane con il Gioco
1 Agosto 2024La gestione delle risorse umane ha subito un’evoluzione significativa negli ultimi anni, passando da un approccio basato sull’intuizione e sull’esperienza ad uno basato su dati scientifici e comprovati. In questo scenario, la psicologia del lavoro ha svolto un ruolo fondamentale nel comprendere il comportamento umano all’interno delle organizzazioni, fornendo preziose conoscenze su motivazione, produttività, stress e benessere lavorativo. Tuttavia, l’avvento delle neuroscienze ha aperto un nuovo capitolo: il Neuromanagement.
Cosa è il Neuromanagement:
Questa disciplina innovativa integra le scoperte delle neuroscienze cognitive e delle neuroscienze delle organizzazioni per ottimizzare svariati processi che coinvolgono Persone all’interno di contesti organizzativi. La storia del Neuromanagement affonda le sue radici negli anni ’90, con l’avvento delle neuroscienze cognitive e lo sviluppo di nuove tecnologie per lo studio del cervello umano.
I pionieri:1996: Il neuroscienziato Gert Mulligen pubblica il libro “The Human Brain: A Resource for Management”,gettando le basi per l’applicazione delle neuroscienze al mondo del lavoro.
1999: Viene fondata la Society for Neuroscience in Business, un’organizzazione dedicata alla promozione della ricerca e dell’applicazione del Neuromanagement.
2006: Il professor Qingguo Ma dell’Università di Zhejiang, in Cina, conia il termine “Neuromanagement”,definendolo come un campo di studio che integra le neuroscienze con il management per migliorare le decisioni aziendali e le prestazioni individuali.
Sviluppo e diffusione:
Negli anni 2000, il Neuromanagement ha conosciuto un rapido sviluppo, con la pubblicazione di numerose ricerche e la nascita di diverse aziende specializzate in consulenza e formazione in questo campo.
Come funziona
Attraverso tecniche avanzate che sfruttano strumenti come la risonanza magnetica funzionale (fMRI), l’elettroencefalografia (EEG), bio e neurofeedback, realtà aumentata, etc.. il neuromanagement in sostanza svela i meccanismi cerebrali alla base dei nostri comportamenti lavorativi, offrendo un’analisi obiettiva e misurabile che va oltre i metodi tradizionali della psicologia del lavoro basati esclusivamente su questionari, interviste e osservazioni comportamentali, utili a fornire informazioni indirette sui processi mentali.
Il Neuromanagement, invece, offre un’analisi quantitativa dell’attività cerebrale, permettendo di:
- Comprendere le motivazioni e le emozioni a livello neuronale:
- Identificare i neurotrasmettitori e le aree cerebrali coinvolti nel sistema di ricompensa, permettendo di progettare incentivi e programmi di riconoscimento più efficaci per aumentare la motivazione e l’engagement.
- Studiare le basi neurali delle emozioni come la paura, l’ansia e la rabbia, che possono influenzare negativamente le decisioni e il comportamento lavorativo, permettendo di sviluppare strategie di gestione emotiva e di risoluzione dei conflitti più efficaci.
- Ottimizzare l’apprendimento e la memoria:
- Identificare i meccanismi cerebrali che favoriscono la memorizzazione e la retention di informazioni,permettendo di sviluppare programmi di formazione e di e-learning più efficaci.
- Comprendere il ruolo del sonno e dello stress nel consolidamento della memoria, permettendo di creare ambienti di lavoro che favoriscano il riposo e la riduzione dello stress per ottimizzare l’apprendimento.
- Gestire lo stress in modo efficace:
- Identificare i neuro-correlati dello stress lavorativo, come l’attivazione dell’amigdala e il rilascio di cortisolo,permettendo di misurare oggettivamente il livello di stress dei dipendenti.
- Sviluppare interventi mirati per ridurre lo stress cronico, come tecniche di mindfulness e di yoga, e promuovere un ambiente di lavoro salutogenico che favorisca il benessere psicofisico dei dipendenti.
- Incrementare creatività e problem solving:
- Esplorare le basi neurali della creatività e del problem solving, identificando le aree cerebrali coinvolte nella generazione di idee innovative e nella risoluzione di problemi complessi.
- Sviluppare strumenti e tecniche che favoriscano il pensiero creativo e la capacità di problem solving,come il brainstorming, il pensiero laterale e il design thinking.
- Promuovere una leadership neuro-ispirata:
- Studiare i meccanismi cerebrali alla base della leadership efficace, come la capacità di empatia, la comunicazione persuasiva e la presa di decisioni.
- Sviluppare programmi di training per i leader che li aiutino a sviluppare le competenze neuro-leadershipnecessarie per ispirare e motivare i propri collaboratori, creando un clima lavorativo positivo e produttivo.
Nessuna sostituzione alla psicologia del lavoro, anzi integrazione sinergica:
Il neuromanagement per noi di Valore Umano non sostituisce la psicologia del lavoro, piuttosto la integra!
L’integrazione tra psicologia del lavoro e Neuromanagement permette di ottenere una visione più completa del comportamento umano all’interno delle organizzazioni. La psicologia del lavoro fornisce la base teorica e gli strumenti pratici, mentre il Neuromanagement offre una prospettiva neuroscientifica che permette di approfondire la comprensione dei meccanismi sottostanti.
Vantaggi dell’integrazione:
- Migliore comprensione del comportamento umano: Un’integrazione efficace permette di comprendere meglio le motivazioni, le emozioni, i processi decisionali e i comportamenti dei dipendenti a tutti i livelli, dai manager agli impiegati.
- Sviluppo di interventi mirati: Sulla base di una comprensione più profonda, è possibile sviluppare interventi più mirati e efficaci per migliorare la performance, il benessere e la produttività dei dipendenti.
- Creazione di un ambiente di lavoro ottimale: L’integrazione di principi di psicologia del lavoro e Neuromanagement nella progettazione degli spazi lavorativi, nei programmi di formazione e nelle strategie di comunicazione permette di creare un ambiente di lavoro più stimolante, motivante e produttivo.
- Scelte aziendali basate su dati concreti: Le informazioni ottenute attraverso il Neuromanagement permettono di basare le decisioni aziendali su dati concreti e misurabili, piuttosto che su intuizioni o ipotesi non verificate.
Il neuromanagement nelle attività di Valore Umano
Noi di Valore Umano abbiamo sempre strizzato l’occhio alle nuove frontiere della scienza e della tecnologia al servizio delle Persone, crediamo fortemente nell’utilizzo di strumenti nuovi e pioneristici, d’altronde non facciamo altro che combattere da decenni il mantra “abbiamo sempre fatto così”.
In realtà il neuromanagement con noi trova un’applicazione ampia e diversificata all’interno di tutti i processi HR, dalle fasi di selezione, alla gestione del personale, alla formazione fino ai training specifici che utilizzano strumenti come il biofeedback per aumentare perfomance lavorative, riduzione di ansia e stress e favorire i processi di make decision in contesti mangeriali come ben evidenziato in questo nostro articolo; in definitiva quello che ci piacerebbe comunicarvi è che noi non ci limitiamo ad una mera divulgazione di nuovi concetti ma li agiamo nelle realtà con i nostri clienti e partner, questo ci permette di ottenere risultati di successo che possono davvero creare profonde e radicali trasformazioni all’interno delle organizzazzioni.
Vuoi saperne di più? …Vorresti scoprire se il neuromanagement puo’ essere applicato al tuo contesto lavorativo? …Cosa aspetti, contattaci subito per una consulenza gratuita su questa nuova ed avvincente frontiera per aiutare le persone all’interno della tua azienda.
CONTATTACI: https://www.valoreumano.it/contatti/